Nuova Riveduta:

2Tessalonicesi 2:4

l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.

C.E.I.:

2Tessalonicesi 2:4

colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.

Nuova Diodati:

2Tessalonicesi 2:4

l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio.

Riveduta 2020:

2Tessalonicesi 2:4

l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto, fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio.

La Parola è Vita:

2Tessalonicesi 2:4

Egli è l'avversario che si mette al di sopra di tutto ciò che è chiamato «Dio» o è oggetto di adorazione, fino al punto di sedersi nel tempio di Dio e pretendere di essere Dio.

La Parola è Vita
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Riveduta:

2Tessalonicesi 2:4

l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch'egli è Dio.

Ricciotti:

2Tessalonicesi 2:4

l'avversario, che si innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio o che è oggetto di venerazione al punto da sedersi egli nel tempio di Dio, proclamando se stesso come Dio.

Tintori:

2Tessalonicesi 2:4

l'avversario che s'innalza sopra tutto, quello che dicesi Dio, od è oggetto di venerazione, fino ad assidersi nel tempio di Dio e presentar se stesso come Dio.

Martini:

2Tessalonicesi 2:4

Il quale si oppone, e si innalza sopra tutto quello, che dicesi Dio, o si adora, talmente che sederà egli nel tempio di Dio, spacciandosi per Dio.

Diodati:

2Tessalonicesi 2:4

L'avversario, che s'innalza sopra chiunque è chiamato dio, o divinità; talchè siede nel tempio di Dio, come Dio; mostrando sè stesso, e dicendo, ch'egli è Dio.

Commentario abbreviato:

2Tessalonicesi 2:4

Capitolo 2

Mette in guardia dall'errore di ritenere che il tempo della venuta di Cristo fosse alle porte. Prima ci sarebbe stata un'apostasia generale dalla fede e la rivelazione dell'uomo del peccato anticristiano 2Tess 2:1-4

La sua distruzione, e quella di coloro che gli obbediscono 2Tess 2:5-12

La sicurezza dei Tessalonicesi dall'apostasia; un'esortazione alla fermezza e una preghiera per loro 2Tess 2:13-17

Versetti 1-4

Se sorgono errori tra i cristiani, dobbiamo correggerli; e gli uomini buoni saranno attenti a sopprimere gli errori che nascono dall'equivoco delle loro parole e delle loro azioni. Abbiamo un avversario astuto, che cerca di fare del male e di promuovere errori, anche con le parole della Scrittura. Qualunque sia l'incertezza in cui ci troviamo, o qualunque errore possa sorgere sul tempo della venuta di Cristo, quella stessa venuta è certa. Questa è stata la fede e la speranza di tutti i cristiani, in tutte le epoche della Chiesa; era la fede e la speranza dei santi dell'Antico Testamento. Tutti i credenti saranno riuniti a Cristo, per stare con lui ed essere felici alla sua presenza per sempre. Dobbiamo credere fermamente alla seconda venuta di Cristo; ma c'era il pericolo che i Tessalonicesi, sbagliando il tempo, mettessero in dubbio la verità o la certezza della cosa stessa. Le false dottrine sono come i venti che agitano le acque e turbano le menti degli uomini, che sono instabili come l'acqua. Ci basta sapere che il Signore verrà e che raccoglierà a sé tutti i suoi santi. Viene data una ragione per cui essi non dovrebbero aspettarsi la venuta di Cristo come vicina. Ci sarebbe prima una caduta generale, tale da provocare l'ascesa dell'anticristo, l'uomo del peccato. Ci sono state grandi dispute su chi o cosa si intenda per uomo del peccato e figlio della perdizione. L'uomo del peccato non solo pratica la malvagità, ma promuove e comanda il peccato e la malvagità negli altri; è il figlio della perdizione, perché è votato a una certa distruzione ed è lo strumento per distruggere molti altri, sia nell'anima che nel corpo. Come Dio era nel tempio di un tempo, e lì veniva adorato, e ora è nella sua chiesa e con la sua chiesa, così l'anticristo qui menzionato è un usurpatore dell'autorità di Dio nella chiesa cristiana, che pretende gli onori divini.

Riferimenti incrociati:

2Tessalonicesi 2:4

Is 14:13; Ez 28:2,6,9; Dan 7:8,25; 8:9-11; 11:36; Ap 13:6
1Co 8:5
Dan 8:12-14; 11:45; Ap 13:6,7

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